Attività del CTI a favore della sicurezza alimentare

Azioni a tutela del consumatore

Il progetto Prodotto Ittico Sicuro opera attraverso il Centro Tecnico Informativo (CTI), una struttura formata da tecnici ed esperti, che effettua analisi in autocontrollo sui molluschi bivalvi pescati o allevati.

I tecnici del CTI svolgono le loro attività nell’ambito di un progetto ampiamente condiviso dalle Autorità di controllo e dagli OSA, che ha la funzione di coordinare ed integrare i controlli ufficiali eseguiti dalle autorità competenti e quelli in autocontrollo previsti dagli operatori del settore, allo scopo di assicurare la qualità igienico sanitaria dei prodotti commercializzati.
Nel corso del corrente anno, oltre alle abituali attività, il CTI ha effettuato anche ulteriori servizi a favore delle Autorità di controllo ufficiali, che a causa di problemi conseguenti alla pandemia da Covid 19 o per altre criticità delle stesse autorità non sarebbero stati garantiti.

Va sottolineato che il sistema dei controlli ufficiali, uniti a quelli in autocontrollo, garantisce la sicurezza alimentare, tenuto conto che gli operatori non immettono sul mercato prodotti provenienti dalle aree monitorate dal giorno del prelievo a quello in cui vengono comunicati i referti. Nel caso si riscontrino anomalie, i produttori, informati dai tecnici, non commercializzano il prodotto e le autorità di controllo emettono apposita ordinanza.

Di recente, a seguito di analisi in autocontrollo, sono stati riscontrati alcuni dati anomali, in particolare quelli relativi alle cariche di enterobatteri (Escherichia coli) nei molluschi campionati in laguna e ciò è avvenuto a poca distanza temporale da piogge. Si riscontra infatti, che il giorno 16 novembre, sono occorse precipitazioni meteoriche significative, che possono aver portato nelle nostre aree lagunari alla presenza di E. coli in valori particolarmente elevati.

A questo proposito, con riferimento ad alcune notizie diffuse da mezzi di stampa, si chiarisce che l’inquinamento da sorgenti non puntiformi o definite, NPS (NonPoint Source Pollution of water), che può essere all’origine di fenomeni di contaminazione microbiologica, non è una teoria, ma risulta essere viceversa una problematica ben nota da decenni, presente in tutte le località costiere del mondo e per questo oggetto di numerosi studi e pubblicazioni scientifiche tra cui quelle dell’Environmental Protection Agency (EPA).

Il fenomeno interessa tutte le aree costiere nelle quali, a seguito di precipitazione meteoriche, affluiscono per dilavamento locale, foci dei fiumi o sbocchi lagunari, acque contaminate da varie origini presenti a monte.

Sarà sicuramente utile valutare la genesi di tali contaminazioni batteriche, ma è fondamentale ribadire l’attenzione massima prestata alla sicurezza alimentare a tutela dei consumatori.

L’ufficio stampa
Legacoop FVG

Udine, 10/12/2020

Notizie recenti

Progetto finanziato da

Unione europea
Ministero delle politiche agricole alimentari e foresali
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Programma Operativo Fondo europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca

Attività svolta nel quadro del Piano di Azione del FLAG GAC FVG

Gruppo di Azione Costiera FVG

Capofila ATS

Legacoop Friuli Venezia Giulia