Le vongole e gli altri molluschi commercializzati non hanno salmonella
Precisazioni di Legacoop Fvg
In merito all’articolo apparso sugli organi di stampa il 19 dicembre u.s con riferimento alla presenza di Salmonella spp nelle vongole veraci in laguna, Legacoop Fvg, quale mandataria di una Ats che coinvolge pescatori ed acquacoltori della regione e finalizzata ad elevare la sicurezza alimentare dei molluschi bivalvi, fa alcune precisazioni.
In prima istanza, si chiarisce che il processo di depurazione, ai sensi della normativa comunitaria, consente di eliminare Escherichia coli e Salmonella spp dai molluschi bivalvi. È necessario ricordare che il prodotto (e le veraci in primis) viene depurato e su tutti i prodotti l’etichetta riporta che “devono essere consumati cotti”.
In secondo luogo, a fronte di una positività per presenza di Salmonella spp rilevata in data 27 novembre scorso, che ha prodotto l’emissione di un’ordinanza di sospensione della raccolta relativamente alla zona in cui essa si è manifestata (o in alternativa al trattamento di depurazione dei molluschi), è altresì necessario segnalare che a seguito di un successivo prelevamento di verifica nella medesima zona effettuato in data 11 dicembre, la situazione è risultata assolutamente normale. Non risulta quindi attualmente alcuno sforamento né per quanto riguarda Salmonella spp né per quanto riguarda Escherichia coli.
A questo proposito, si vuole evidenziare che pur non esistendo il “rischio zero”, a fronte di possibili situazioni negative il sistema prevede puntuali interventi ed è estremamente salvaguardante della salute pubblica perché adotta rigidi protocolli nei controlli ufficiali e in autocontrollo finalizzati ad offrire le più ampie garanzie ai consumatori, una costante e ed efficace collaborazione tra AC ed OSA e un’informazione trasparente tra tutti i soggetti coinvolti. In FVG l’attenzione degli operatori è massima e i produttori sono molto sensibili alle tematiche di salute pubblica, tanto da autoimporsi ulteriori controlli e azioni finalizzate ad elevare le attenzioni in materia di sicurezza alimentare.
Queste procedure consentono di ridurre al minimo il rischio per il consumatore e di salvaguardare l’attività degli operatori che in questo periodo dell’anno realizzano una parte importante del loro fatturato.